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Ricorre in questi giorni il secondo anniversario lo sterminio da covid dovuto principalmente alle iniziali superficialità e incompetenze da parte dei vari governi occidentali e orientali.

Dopo due anni di sofferenze e di penalizzazioni lentamente il nostro Paese ne stava venendo fuori ma dalla vecchia cortina di ferro pervengono ulteriori notizie di morte e di devastazioni.

La Russia dopo essersi impossessata della Crimea sta tentando in queste ore di mettere gli artigli sull’Ucraina, il 26 febbraio 2014 sul tetto del Parlamento di Simferopoli, capitale della Repubblica autonoma di Crimea viene issata la bandiera russa.

Il 24 febbraio 2022 i carri armati di Mosca entrano in territorio ucraino ed iniziano a bombardare obiettivi militari e civili.

Nei giorni in cui le speranze degli italiani lievitavano nel leggere i dati dell’arretramento della pandemia siamo stati schiacciati dalle notizie dell’invasione russa.

In questi due anni interi settori dell’economia nazionale hanno subito un tracollo.

Turismo, moda, Horeca, hanno chiuso i bilanci in profondo rosso, una cospicua percentuale di piccoli imprenditori è stata costretta ad abbassare il bandone.

Il comparto agricolo è riuscito a sopravvivere ed in alcuni casi a giungere a fine anno col segno positivo.

L’azienda Spontella si è sempre contraddistinta per aver recepito con largo anticipo i messaggi provenienti dai mercati interni ed esteri.

Oggi il 60 percento della sua produzione valica i confini nazionali. Nelle stanze del suo management si è affacciata la terza generazione e Francesco si occupa delle problematiche inerenti le esportazioni.

“Il 2021 è stata un’annata avara di soddisfazioni per una serie di motivi extra aziendali. Il covid innanzitutto, ci ha obbligati ad adottare regole e precauzioni che hanno inciso sul prezzo finale del prodotto. Altro handicap penalizzante è stato, e lo è tuttora, la reperibilità della manodopera”.

Una parte della classe politica sventola il reddito di cittadinanza come una delle maggiori conquiste sociali degli ultimi lustri.

“Il problema della manodopera è un argomento sottovalutato dai politici che rischia di generare ulteriori danni al nostro comparto. Vi è tanta gente che percepisce il reddito di cittadinanza che preferisce il divano di casa alla vigna, al frutteto, all’oliveto, arrotondano l’introito con qualche lavoretto occasionale e mettono in tasca gli stessi quattrini senza sforzi e levatacce all’alba”.

È notizia delle ultime ore lo sciopero degli autotrasportatori che ha penalizzato maggiormente i produttori agricoli.

“Fortunatamente il blocco dei trasporti non ci ha coinvolti direttamente, però abbiamo subito e sofferto per gli aumenti vertiginosi delle materie prime che in alcuni casi hanno sfiorato il raddoppio e alcune di queste materie sono divenute irreperibili sul mercato. Chi ha intuito cosa stava accadendo e ha potuto investire si è approvvigionato e ha messo a magazzino le scorte da tirar fuori al momento opportuno”.

Plastica, ferro, packaging, carburante sul banco degli imputati.

“In pochissimi mesi abbiamo assistito ad aumenti spesso superiori al 50 percento e per noi la plastica, alcune tipologie di ferro ed il packaging sono articoli di cui non possiamo farne a meno. Ciò necessariamente va ad incidere sul prezzo finale del prodotto”.

Non è difficile prevedere un nuovo embargo nei confronti della Russia.

“Per noi il mercato russo era importante e facevamo numeri considerevoli, dal 2014 è stato bloccato tutto e ritengo lo stesso debba avvenire per la prossima stagione. Molto probabilmente vi sarà un embargo ancora più rigido di quello precedente. Non sarà facile il 2022 però noi investiremo il doppio delle energie e dell’entusiasmo, supereremo anche questa burrasca”.

Tra poche settimane si torna nella vigna.

“Abbiamo avuto temperature leggermente più alte del solito e la pianta ha bisogno di freddo per consentire alla gemma di avere una migliore destinazione a frutto. L’uniformità del germogliamento della gemma avviene solo se sono state accumulate le ore di freddo necessarie, intorno alle 200 ore. Tra poche settimane osservando le prime gemme fogliari si potrà intravedere come sarà l’annata”.

Ora è tempo di programmazione e di organizzazione.

bg

L’Azienda Agricola Spontella viene fondata nel 1956 quando, in agro di Ginosa, Vito Spontella impianta la produzione di uve da tavola con struttura a tendone, novità assoluta per l’epoca. In breve tempo l’uva Spontella prima, le albicocche in seguito, diventano sinonimo di qualità e apprezzatissime dai mercati nazionali ed esteri.

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